mercoledì 1 giugno 2011

In cinque sotto questo tetto

Una settimana fa nonna T. ha deciso di regalare a Bebè due tartarughe d'acqua... e pensare che gli aveva promesso le macchinine... 

Bebè le ha subito battezzate con il nome di CARO e CARA... ci ha giocato un pochino... ogni tanto si avvicina e dice loro di fare silenzio... secondo me all'asilo non ne possono più e questa parola la ripetono spessissimo... ma... tornando a Caro e Cara... le guarda e controlla ... ma alla fine chi si deve occupare di loro? Ecco ... appunto! 

Io dico sempre che non sono molto francescana ... ho paura dei cani... i gatti li guardo con sospetto ... mi preoccupa la reazione improvvisa e inaspettata che hanno gli animali... e non credo di essere pronta a prendermi cura di animali ... sono responsabilità... soprattutto penso che abbiano bisogno di spazio e soprattutto tempo... spesso sento durante il giorno il pianto dei cani che stanno da soli in casa e mi si stringe il cuore... mi dico che per come siamo messi al momento non ce li possiamo permettere... 

... e mia madre che ha una capacità empatica pari allo zero si è presentata con queste due bestioline che presto diventeranno il quadruplo ... Caro sicuramente ... Cara non so dal momento che non tocca cibo... Appunto... non bastava la nostra già disordinata routine? Ci mancavano le tartarughe... L'altro giorno Tatino stava seduto vicino alla vaschetta che parlava sconsolato a Cara invitandola a mangiare... 

Pensavo... se le rifilo in qualche modo a mia madre? Mi sembra ottimo in pieno trasloco... Ah! Perchè se ne vanno davvero? E già! Lo so... lo so... le tartarughe sono la personificazione del suo senso di colpa... ma non poteva personificare altro? 

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