domenica 25 marzo 2012

Cercasi integrazione


Un disabile può andare in gita con la sua classe?  Certo! No! Non è così scontato. Purtroppo.

Sono giorni di organizzazione per le gite e io sono di pessimo umore!

La bimba che seguo è una disabile… tentiamo disperatamente di farla camminare… ma non si può lontanamente immaginare di portarla in gita senza il passeggino … Lo abbiamo sempre fatto senza battere ciglio, l’assistente (che è la sua seconda mamma) ed io… l’abbiamo sollevata per superare ostacoli… ci siamo caricate lei e il passeggino …  tutto fatto… tutto questo in prima e seconda. Adesso non ce la facciamo più! Ma proprio più!

L’altro giorno stavo lavorando con lei senza l’assistente… ad un certo punto l’ho messa sul passeggino… a dirla sembra così facile… ma posso assicurare che dopo averla sollevata, seduta e legata… mi sono dovuta sedere perché mi sentivo male. Ho pensato all’assistente che lo fa tutti i giorni e mi sono stata zitta!

Mi sono arrabbiata con le colleghe che hanno scelto mete assurde come se la bimba non facesse parte della classe. Mi sono sentita rispondere di tutto…

La classe non può rinunciare alla gita perché c’è lei.
La madre se la deve tenere a casa.
Diciamo alla mamma di venire lei.
E mica tu e l’assistente avete fatto un voto a nonmiricordoqualesanto che ve la dovete incollare.

Il mio compito è quello di integrare, non ho fatto voti… ma sento che ho fallito. No, non lo dico tanto per dire ….

Premetto che nessuna meta è stata cambiata.  
Abbiamo richiesto il pullman con la pedana. Costa di più. Un di più che va spalmato su tutti i bambini… o un di più che va a gravare sulla mamma che poi deve richiedere il rimborso alla scuola. Quanto può essere orribile dirlo alla mamma? Ecco l’ho fatto… è stato orribile.

Per una gita non c’è disponibile il pullman con la pedana. Quanto può essere brutto dirlo alla mamma? Ecco l’ho fatto e mi sono sentita una schifezza.

So che c’è una soluzione che presto troveremo… l’assistente  e io siamo tenaci e non ci arrendiamo facilmente… ma siamo sicuri che questa è una faccenda che ci dobbiamo spicciare soltanto noi? Mi sa di sì… sembriamo le uniche a cui sta cuore l’integrazione di questa bambina. Ho fallito!

10 commenti:

  1. Non hai fallito tu. Al contrario. Fallisce ogni minuto ognuna delle insegnanti con cui hai a che fare... Fallisce non solo umanamente (che già è un bel dire), ma soprattutto professionalmente: ovunque li portino in gita, nessun alunno imparerà nulla di più importante di quello che avrebbe imparato nel gestire la gita in modo che tutta la sua classe potesse partecipare. Quale chiesa, museo o città visiteranno mai che possa insegnare loro solidarietà, senso di appartenenza, uguaglianza e cura se una loro compagna non può essere con loro!?

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  2. E aggiungo: ma gli altri genitori sono al corrente?? E cosa dicono!? Capitasse con mia figlia io non la manderei.

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  3. hai tutta la mia comprensione. Basterebbe poco, però...c'è una circolare che IMPONE che la gita sia fatta a partire dalle esigenze del disabile inserito nella classe. Sono convinta che abbiamo un'ottima legge sull'integrazione ma che la sua applicazione faccia acqua da molte parti...due chiacchiere con il dirigente no?

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  4. Hai ragione te, e mi meraviglio delle parole che ti hanno detto le tue colleghe. Per la mamma e la bimba non andare in gita, potrebbe essere un altro dispiacere. In più, le strade ed i marciapiedi sono quel che sono e le persone anche :-(

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  5. Condivido il tuo rammarico e quanto detto da Why... purtroppo molti adulti dovrebbero imparare dai bambini...
    nella classe della piccolissima c'è una bimba con "grandi problemi" e tutti i bambini si adoperano molto volentieri ad aiutarla, la circondano sempre di mille attenzioni e non prenderebbero neanche in considerazione un'attività in cui lei non potesse partecipare.
    Tante gioiose giornate
    nonnAnna

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  6. Non ho parole...
    brava che non molli!
    (se può consolare io oggi mi son sentita dire cose orribili da una delle maestre di fascia di mia figlia: c'è stato un episodio un po' spiacevole giovedì scorso di cui ho chiesto spiegazioni e mi son sentita dire che la bambina ha reagito male perchè io la tengo costretta etc etc e alla fine della fiera sono una cattiva madre perchè mia figlia è sensibile.
    Meno male che il prossimo anno andrà alle elementari (almeno cambia ambiente)

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  7. ciao! in un tuo post ho letto di un'insegnate supplente con unghie lunghe e tacchi a spillo..beh..in definitiva nn tutti insegnano per e con passione..altrimenti non indosserebbero traballanti tacchi a spillo e unghie pericolose . e putroppo questi ultimi mancano di tatto, sensibilità e delicatezza. pur di apparire agli occhi dei più con performances e propositi esagerati..non mancano di dimenticare chi, in realtà, dovrebbe avere bisogno non solo di assistenza e di pedane, ma soprattutto di rispetto. non mollare, rivolgiti al comune: la tua alunna ha gli stessi diritti degli altri e se necessita di un bus con pedana, che lo si procuri in qualche modo. e pensare che noi insegnanti saremmo rensponsabili della formazione di futuri cittadini..così facendo, mi chiedo, che valori trasmettiamo?? in bocca al lupo..tienici aggiornate.)

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  8. non hai fallito tu, a volte è un po' come combattere contro i mulini a vento. se io fossi la mamam di un compagno di classe di un bambino disabile sarei la prima a lottare perchè si scelgano mete adatte a tutti. la classe non deve rinunciare alla gita, ma può scegliere una gita che accontenti tutti. non penso che sia così difficile! se penso che ci sono città in cui hanno eliminato ogni tipo di barriera architettonica (penso a Stoccolma, per esempio), e in cui certi disabili riescono a vivere autonomamente e ad avere una vita normale... e invece qui nelle nostre città anche avere un neonato nel passeggino è una complicazione. me ne sono accorta con i miei figli, quando giro col passeggino mi chiedo: ma un disabile come fa?!? ma è come sempre un problema di mentalità, oltre che di servizi che mancano, o megliuo di arretratezza culturale. tu però fai bene a non arrenderti. hai tutta la mia stima per questo.

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  9. ciao, ti giro volentieri il premio che è arrivato a me. se hai voglia passa a leggere.

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