domenica 13 febbraio 2011

Senonoraquando?

COMPITI DELLA PEDAGOGIA

1)    Rendere importante l’umano per l’uomo
Far capire all’uomo che diventare pienamente umano è la cosa più importante. La nostra vita è protesa a tutte le urgenze immediate e non trova il tempo per la riuscita della nostra umanità. Pensiamo agli accessori e non all’essenziale. Questo ci provoca uno squilibrio che bisogna placare. La piena realizzazione dell’uomo c’è dalla realizzazione dell’umano.

2)    Invogliare ad una umanità ben riuscita che ha raggiunto il tutto tondo delle sue capacità.
Gli stoici parlavano dell’eccellenza umana: l’uomo libero, leale, fedele, giusto, coraggioso; l’uomo che non è un fuscello che non si piega; l’uomo che può raggiungere la vera bellezza.

Educabilità umana è un fascio di energie da attivare e irrobustire. Non è uno spazio vuoto dentro il soggetto, dove qualcuno deve costruire qualcosa. Ci sono delle energie che possono rimanere sopite, soffocate, sotto impiegate.
Il pericolo è che l’educazione faccia di noi monete correnti (Nietzsche) sassi ben levigati (Kirchegaard).
Nietzsche diceva che noi nasciamo tutti diversi, ci pensa l’educazione a renderci tutti uguali. Porta ad una omologazione negativa. Questo è l’incubo pedagogico.

Se osserviamo bene una persone e la sua educabilità ci rendiamo conto che c’è una compresenza di antinomie.

Ogni persona è irripetibile ma ha dentro l’istinto del gregge che consiste nel deresponsabilizzarsi, nell’evitare di dover scegliere

L’educazione si trova di fronte a due tendenze opposte:
  • L’uomo è irripetibile
  • L’uomo ha l’istinto del gregge

L’educazione ha il compito:
o     Rendere importante l’umano per l’uomo
o     Intensificare le energie
Paidella non è dare gli occhi all'anima ma aiutare l’anima a girare gli occhi dalla parte giusta. (come Platone)
Educatio non è dare ma aiutare queste energie direzionate.

Uno stralcio di appunti di una lezione della mia professoressa, una donna che ci guardava con orgoglio e con grande preoccupazione perchè sapeva che noi saremmo stati i futuri educatori, insegnanti delle nuove generazioni. Lei sapeva che l'impresa era molto complicata!

4 commenti:

  1. ad avercene avute, di professoresse così....!

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  2. E' stata una delle persone più importanti che ho avuto la fortuna di incontrare... esigente come nessun altro... lei sapeva che quello che mi stava insegnando era importante e non le passava neanche per l'anticamera del cervello di abbassare il tiro. Perciò pretendeva pretendeva e pretendeva. Io l'ho amata, odiata, ho pianto, ho gioito, mi sono disperata... ma alla fine che soddisfazione averla come relatrice della mia tesi di laurea!

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