giovedì 2 settembre 2010

Al nido - atto secondo

Va meglio... Il motivo per cui va meglio è che oggi Bebè è stato considerato come Bebè e non come un nuovo inserimento... Lui non è un bambino che prendi, lasci e vai... Non si possono fare paragoni soprattutto quando si parla di bimbi ma ieri un po' ci sono cascata... Dopo di noi sono entrati una mamma e un bimbo di un mese più piccolo di Bebè... Lui si è subito ambientato, non si è filato la mamma per niente e quando è finita l'ora dell'inserimento è scoppiato a piangere e la mamma è stata costretta a lasciarlo fino al pranzo... Non ce l'ho fatta... ho iniziato a pensare che ho fatto crescere Bebè come un bimbo troppo insicuro ... fragile ... per noi è sempre stato un bimbo sensibile... uno di quelli che se vede un patatino piangere si avvicina, lo accarezza e gli dà i bacetti per tranquillizzarlo. Ho ripensato molto a quel bimbo così sicuro di sé e anche alla frase che mi è stata ripetuta molte volte "è normale che pianga"... conclusione: il normale non esiste! Ogni bimbo è a sé!
Con questo spirito oggi ho varcato la porta dell'asilo tenendo per mano il mio cucciolo.
Dopo essere stati un po' in giardino siamo stati mandati nell'aula dei semidivezzi... Che brutto nascere di dicembre!!! Sei piccolo per i bimbi della tua età ma nello stesso tempo troppo grande per gli altri... vabbè allo compimento del secondo anno lo spostano con i divezzi.
Dopo diversi tentativi sono riuscita ad allontanarmi per ben due volte... quando mi cercava io stavo nell'atrio... la "capa dell'asilo" ha capito che può accelerare quanto le pare i tempi ma con Bebè è lui che decide... deve conoscere le persone ... nessuno entra in confidenza subito con persone che non hanno mai visto e Bebè fa parte di questa categoria... Ovviamente mentre andavamo via è ripartita all'attacco dicendomi che domani lo devo lasciare da solo per due ore e forse (adesso usiamo il forse) anche a pranzo... Io ho risposto con un diplomatico vediamo...
Mi sono messa dalla parte delle educatrici... anche loro non ci conoscono e magari capitano mille mamme super ansiose che non si schioderebbero mai da lì e questo modo di accelerare i tempi serve forse per smaltire un po' di genitori appiccicosi paranoici... Forse anche io faccio parte di questa categoria... ma non credo... non voglio sostare lì in eterno... voglio che il mio patatino stia sereno e si diverta...
Rileggendo quanto scritto fino ad ora si direbbe che va tutto bene... e no!
Il problema è che mentre stavo nell'atrio ho sentito per minuti interminabili un pianto che stringeva il cuore di un bimbo gemello anche lui al secondo giorno di inserimento... La mamma è stata mandata via e nonostante la disperazione del figlio è stata chiamata dopo 20 - 30 minuti. Ora dico... a che serve? Lo so, che se lui piange e la mamma arriva non imparerà mai... ma stiamo parlando del secondo giorno... Senza poi considerare gli occhioni tristi della sorellina che ad un certo punto si è venuta a nascondere nell'atrio dove stavo io...
Perciò così è deciso... domani quando Bebè è pronto mi allontano ma non troppo... chiedo di essere chiamata in caso di pianto perchè sono convinta che il mio patatino starà bene soltanto dopo un buon periodo di inserimento non traumatico... se inizia a piangere disperato se la lega al dito e non ci mette più piede.... infine non pranzerà là! Stiamo parlando del terzo giorno!!!!
Nel frattempo Tatino sta vivendo tutta questa esperienza attraverso i miei occhi e le mie parole e non fa che dirmi preoccupato... amore se vediamo che non va non ti preoccupare. Tu ti metti in aspettativa e io faccio più straordinari!
Per fortuna domani ci sarà anche lui... forse si rilasserà e mi darà una visione più obiettiva...

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